COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO LEGA/UDC BELLINZONA
La vittoria nel referendum sugli onorari aveva permesso di ridurre gli importi e di far risparmiare alla cittadinanza 151’000.- annui per un totale di 604.000.- a legislatura.
L’impegno di Lega dei Ticinesi – UDC (e dell’MPS) aveva quindi prodotto un risultato tangibile per le casse comunali.
Differente è invece la situazione di un possibile referendum contro i crediti suppletori votati con arroganza e all’unanimità da PLR e PS (perfino con il dubbio di un conflitto d’interesse).
Anche ipotizzando la vittoria nella votazione popolare, l’eventuale successo non permetterebbe la riduzione dell’enorme danno provocato: i soldi sono stati spesi con la scellerata gestione degli esponenti PLR e quindi, salvo clamorose novità, gli scoperti dovranno essere pagati.
Un elemento chiaro a tutti: il nostro impegno era però finalizzato a conoscere la verità sull’accaduto per non incorrere ripetutamente negli stessi errori (vedi gestione dei castelli, gestione dei Teatro sociale, …).
Purtroppo da nessuno dei partiti contrari ai crediti suppletori è giunta la volontà di lanciare un referendum o di collaborare nella raccolta delle firme. Fino all’ultimo abbiamo creduto nel PPD, già particolarmente critico durante la seduta di Consiglio comunale.
Poco prima dell’ufficializzazione della collaborazione il PPD (che si era assunto il ruolo di capofila nell’organizzazione del referendum) ha però fatto un’umiliante retromarcia. Non è difficile supporre la pressione del sindaco sul suo collega Soldini, così come la promessa di mandati ai dirigenti della sezione pipidina con lo scopo di farle desistere dal referendum. Anche il PPD, sconfessando l’impegno formale del loro capogruppo Paolo Locatelli, è così diventato complice degli schieramenti PLR e PS. Invece di aiutare a fare chiarezza, uscendo di scena il PPD ha contribuito con il PS a tenere alzato lo zerbino mentre il PLR nascondeva la sporcizia. Vorrà dire che per questa legislatura sarà ricordato unicamente per la scandalosa gestione della Casa anziani di Sementina, il cui dicastero è gestito dal suo municipale Soldini.
Inoltre, la gravità di quanto successo e anche di come è stata gestita la situazione una volta emersi i fatti, impone l’intervento di autorità esterne. Per questo motivo ricorreremo contro la decisione politica presa. Da parte nostra, faremo tutto il possibile per cercare di fare uscire la verità, ossia – tra le altre cose – che qualcuno era stato dovutamente informato dall’andamento dei cantieri già nel 2018 e 2019.
In conclusione, siamo coscienti che fuori dalle mura del Consiglio comunale buona parte della popolazione la pensa come noi. Siamo pertanto fiduciosi che ad aprile queste persone sosterranno chi ha combattuto per la chiarezza e la trasparenza e penalizzeranno chi invece, oltre ad aver speso 5 milioni di franchi senza alcun diritto e senza averli, ha fatto di tutto per nascondere velocemente i fatti.
I cittadini bellinzonesi non dimenticano.
Le Sezioni:
Lega dei Ticinesi e UDC Bellinzona.
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